Corona Virus, pubblicato il primo decreto con le misure di sostegno
In breve
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo il Decreto Legge (immediatamente operativo) n. 9/2020, che ha come titolo “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”. Il Decreto, composto di n. 37...
...È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo il Decreto Legge (immediatamente operativo) n. 9/2020, che ha come titolo “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Il Decreto, composto di n. 37 articoli, abbraccia diverse fattispecie: dallo spostamento di termini per determinati pagamenti, a proroghe per adempimenti vari, da misure in materia di lavoro, a procedure da seguirsi da parte di forze dell’ordine, personale sanitario, ecc.
Si riportano di seguito le disposizioni che interessano le attività della provincia di Padova, ad esclusione del Comune di Vo che, in quanto “zona rossa”, beneficia di ulteriori concessioni.
Art. 8 – sospensione di versamenti, ritenute, contributi e premi per il settore turistico-alberghiero
Per le imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, sono sospesi, dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 aprile 2020:
- i termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte, di cui agli articoli 23, 24 e 29 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, che i predetti soggetti operano in qualità di sostituti d’imposta (sono le ritenute Irpef e le ritenute d’acconto);
- i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria.
I suddetti versamenti sono effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020.
Attenzione: tra i beneficiari di questa previsione non sono comprese le attività di somministrazione di alimenti e bevande, nonostante le sollecitazioni fatte in tal senso dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
Art. 17 – cassa integrazione in deroga per Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna
Le singole Regioni possono riconoscere trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga per un periodo massimo di un mese, con un plafond massimo, per la Regione Veneto, di 40 milioni di euro per l’anno 2020. Le domande, limitatamente ai casi di accertato pregiudizio in conseguenza delle ordinanze emanate dal Ministero della Salute d’intesa con le Regioni, sono presentate alla Regione, che le istruisce secondo l’ordine cronologico di presentazione delle stesse, fino ad esaurimento del plafond stabilito.
Attenzione: finché la Regione Veneto non avrà stabilito le modalità di invio delle domande, compresa la relativa modulistica, non è possibile procedere con l’istanza. Qualora fosse confermata la normale procedura di presentazione di domanda, la stessa deve essere corredata di verbale di accordo sindacale (da farsi con un sindacato di lavoratori) e dall’elenco dei lavoratori interessati.
È chiaro che queste prime due agevolazioni non possono soddisfare le imprese danneggiate dalle pesanti limitazioni imposte, tanto è vero che il Governo, per voce del premier Giuseppe Conte, ha già dichiarato di essere al lavoro su un secondo decreto, che sarà presentato mercoledì 4 marzo alle parti sociali. La cura anti-crisi del governo si basa su una serie di nuove misure di sostegno all’economia per rilanciare la crescita e arginare l’impatto del coronavirus sull’economia (già debole) del Paese. Si tratta, secondo quanto trapela dal ministero dell’Economia e come riportato da alcuni quotidiani, di interventi per 3,6-4 miliardi di deficit aggiuntivo: per questo dovrà obbligatoriamente passare per il Parlamento.
Un provvedimento che nelle intenzioni dell’esecutivo dovrebbe avere un largo impatto e che lo stesso Conte ha definito una «terapia d’urto» per l’Italia. Il decreto legge, che dovrebbe vedere la luce al massimo all’inizio della prossima settimana, conterrà muove misure per i settori economici più esposti, sostegno all’export e rilancio degli investimenti.
Non appena ci saranno novità, sarà cura dell’APPE informare gli esercenti tramite i consueti canali.