Corona virus, accordo banche-associazioni per l’anticipo della cassa integrazione ai dipendenti



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In breve

ABI (Associazione Bancaria Italiana) e le maggiori associazioni di rappresentanza (tra cui Confcommercio) hanno sottoscritto un accordo per regolare l’anticipazione degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori dipendenti, previsti dal decreto “Cura Italia”. Attraverso questa convenzione i lavoratori potranno vedersi...

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ABI (Associazione Bancaria Italiana) e le maggiori associazioni di rappresentanza (tra cui Confcommercio) hanno sottoscritto un accordo per regolare l’anticipazione degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori dipendenti, previsti dal decreto “Cura Italia”.

Attraverso questa convenzione i lavoratori potranno vedersi riconoscere dalle banche che aderiranno alla convenzione condizioni di massimo favore per avere una rapida anticipazione dell’importo del trattamento di integrazione salariale, anziché dover attendere le tempistiche ordinarie di erogazione da parte dell’INPS (solitamente di almeno 2 mesi).

L’anticipo dei trattamenti è forfettariamente determinato in un importo complessivo massimo pari a 1.400 euro a lavoratore; tale importo potrà essere reiterato in caso di previsioni legislative di prolungamento dei trattamenti di integrazione salariale.

Al fine di usufruire dell’anticipazione, i lavoratori dovranno presentare apposita domanda alla banca (la modulistica può essere richiesta alla Segreteria dell’APPE). In seguito, la banca valuterà la richiesta e procederà all’apertura dell’apposito conto corrente, con la concessione del “credito”. Tale credito viene in seguito colmato con il versamento dell’integrazione salariale direttamente da parte dell’INPS.

Attenzione: la convenzione prevede la “responsabilità in solido” del datore di lavoro, per cui in caso di mancato accoglimento della richiesta di integrazione salariale da parte dell’INPS, per motivi riconducibili a sua responsabilità, la banca può chiedergli il pagamento dell’importo del credito.

Con risposta a precisa domanda avanzata da APPE, la FIPE ha chiarito che lo spirito con cui è stato costruito l’accordo è stato quello di favorire, nel caso di richiesta di pagamento diretto da parte dell’INPS, la possibilità di anticipazione attraverso l’istituto bancario, ma non esiste alcun obbligo da parte del datore di lavoro a controfirmare la richiesta del dipendente.

Scarica l’accordo ABI-Associazioni

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