Vaccini stranieri: il Ministero chiarisce quali sono equivalenti



In breve

Il Ministero della Salute, con apposita circolare, ha chiarito quali sono i vaccini stranieri considerati equivalenti a quelli effettuati in Italia. A fronte della dimostrazione di aver ricevuto tali vaccinazioni: i cittadini italiani e gli stranieri residenti in Italia possono...

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Il Ministero della Salute, con apposita circolare, ha chiarito quali sono i vaccini stranieri considerati equivalenti a quelli effettuati in Italia.

A fronte della dimostrazione di aver ricevuto tali vaccinazioni:

  • i cittadini italiani e gli stranieri residenti in Italia possono ottenere la certificazione verde (Green Pass);
  • i cittadini stranieri e italiani residenti all’estero, possono dimostrare il possesso dei requisiti vaccinali, esibendo il certificato rilasciato dall’autorità medica straniera che ha effettuato il vaccino.

Tale certificato deve riportare:

  • dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita);
  • dati relativi al vaccino (denominazione e lotto);
  • data/e di somministrazione del vaccino;
  • dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria).

La validità dei certificati vaccinali è la stessa prevista per la certificazione verde emessa dallo Stato italiano.

Ovviamente l’equivalenza dei vaccini stranieri con quelli “italiani” vale sia per il cliente che vuole consumare seduto al tavolo, all’interno dei locali, sia per il dipendente che deve lavorare e, pertanto, deve essere in possesso di Green Pass o certificato vaccinale.

Nota: al momento non è prevista l’equivalenza con il vaccino “Sputnik”, ma sembra che sarà presto recepita con un nuovo atto normativo: APPE ne darà tempestivamente conto con i consueti canali informativi.

 



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