Padova sempre più attrattiva, ma cosa piace (di più e di meno) ai turisti?



In breve

È noto come la Città di Padova, in questi ultimi anni, abbia visto una costante crescita dei numeri connessi al turismo, sia esso legato a motivi di lavoro o “leisure” (per vacanza, religioso, culturale, gastronomico o di altro genere). Ma quali...

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È noto come la Città di Padova, in questi ultimi anni, abbia visto una costante crescita dei numeri connessi al turismo, sia esso legato a motivi di lavoro o “leisure” (per vacanza, religioso, culturale, gastronomico o di altro genere).

Ma quali sono nella Città del Santo i punti di forza e le criticità segnalati dai turisti a baristi e ristoratori?

A queste ed altre domande ha provato a dare una risposta, empirica ma pur sempre significativa, l’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE), che ha “somministrato” ai propri associati (ristoratori, baristi, pasticceri, pizzaioli, ecc.) di Padova un apposito questionario [nota: ad alcune domande si potevano dare anche 2 preferenze].

E dai risultati emerge come, ad esempio, l’aspetto di Padova che più seduce i turisti (citato dal 92% del campione) siano i monumenti della Città, con in testa la cappella degli Scrovegni (è al primo posto per il 38% del campione di intervistati), seguita dalla Basilica del Santo (22%) e, a pari merito, dal Palazzo della Ragione e dal Prato della Valle (entrambi al 15%).

Altro fattore attrattivo di Padova sono la ristorazione ed il cibo in genere, citati dal 46% degli intervistati, con i “bigoi” al primo posto (38% di preferenze), seguiti dal baccalà (31%) e dai vari tipi di risotto (23%); a seguire, il prosciutto Veneto DOP (8%) e la “pasta e fasoi” (1%).

Per quanto riguarda i prodotti agroalimentari veneti “riconosciuti” e apprezzati dai turisti, spiccano (al primo posto con il 62% di preferenze) i vini del territorio, seguiti dal tiramisù (38%), dalla soppressa (che “piace” al 23% degli intervistati) e, a seguire, radicchio, sarde “in saòr”, gnocchi e polenta (inspiegabilmente ultima con solo l’8% di preferenze).

Restando sul territorio, come fattori di attrattività vengono citati i Colli Euganei e l’ambiente rurale (segnalati dal 92% del campione), oltre alle città murate (61%) e alle terme euganee (46%); più indietro, le vie d’acqua e le piste ciclabili, con cifre prossime al 10%.

Infine, il questionario prevedeva anche l’indicazione dei punti di debolezza, o aspetti critici: in questo caso, il primo posto spetta alla carenza di parcheggi comodi (citati dal 62% del campione), seguito dal clima di insicurezza nell’area della stazione ferroviaria (46%) e dall’insufficiente segnaletica stradale (38%). Meno problematici sembrano essere aspetti come le tariffe dei parcheggi (23%), i trasporti pubblici (criticità rilevata per il 15% del campione intervistato) ed il traffico (8%).

L’APPE tiene a precisare che il questionario non è stato somministrato direttamente ai turisti, ma agli esercenti, che hanno espresso le indicazioni che vengono loro riportate: è un metodo che può essere leggermente impreciso, ma che comunque dà l’idea di dove l’offerta è vincente e dove invece c’è da lavorare per recuperare un gap di competitività.

«In linea di massima – commenta Filippo Segato, Segretario APPE – mi sembra che Padova e il territorio provinciale siano apprezzati dai turisti, soprattutto in ambito culturale, gastronomico e naturalistico».

«A mio avviso – prosegue il Segretario – ci sono precise indicazioni sulle lacune da colmare, soprattutto in tema di accessibilità alla Città e promozione dei prodotti tipici: è emblematico che la maggioranza degli intervistati abbia citato, come prodotti gastronomici, referenze di altre province, dimenticando i prodotti tipici di Padova».

L’auspicio dell’Associazione degli esercenti è che, anche grazie alle indicazioni che emergono dal questionario, si possa intraprendere una strada condivisa per migliorare l’offerta cittadina, a beneficio dell’attrattività verso i turisti e, quindi, delle imprese che al turismo sono, a diversi livelli, interconnesse.
«Ad esempio – conferma Segato – è innegabile che il turista desideri arrivare a destinazione (in auto, in treno o con altri mezzi) in modo semplice e sicuro, due aspetti sui quali potrebbe e dovrebbe concentrarsi l’Amministrazione nei mesi a venire».



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