Il Comune di Padova “taglia” le fioriere. Fissato un incontro con il Commissario Straordinario



In breve

Il Comune di Padova, nei provvedimenti di rinnovo di concessione di occupazione di area pubblica (i cosiddetti “plateatici”) prevede, ai sensi del vigente Regolamento sull’arredo urbano, il divieto di collocare fioriere e gazebi. È invece consentita la collocazione di “croci di Sant’Andrea”, di ombrelloni...

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Il Comune di Padova, nei provvedimenti di rinnovo di concessione di occupazione di area pubblica (i cosiddetti “plateatici”) prevede, ai sensi del vigente Regolamento sull’arredo urbano, il divieto di collocare fioriere e gazebiÈ invece consentita la collocazione di “croci di Sant’Andrea”, di ombrelloni e tende retraibili, senza strutture fisse di sostegno.

Tali disposizioni risultano molto penalizzanti per gli esercenti e, in particolare, per coloro che hanno plateatici delimitati da fioriere.

La presenza delle fioriere, particolarmente onerosa per l’esercente in termini di acquisto, occupazione di spazio e manutenzione, è giustificata dal positivo impatto sul decoro e ambiente urbano, sul “colpo d’occhio” del plateatico, sull’isolamento acustico dei tavoli e sedie rispetto all’ambiente esterno, sulla sicurezza nei confronti degli autoveicoli e altri mezzi (scooter, biciclette, ecc.), sulla protezione dai gas di scarico dei mezzi a motore.

Per questo motivo, anche a seguito di una riunione degli esercenti della zona del “Santo”, l’APPE ha inviato una lettera al Commissario Straordinario del Comune di Padova, chiedendo un incontro urgente per poter valutare possibili azioni per permettere agli esercenti di mantenere, ove già collocate, le fioriere a delimitazione dei plateatici, evitando loro di dover sostenere costose sostituzioni, che ad avviso dell’Associazione e degli esercenti non hanno alcun vantaggio pratico. L’incontro con i rappresentanti degli esercenti è stato fissato per lunedì 20 marzo alle ore 15.30.

Non appena ci saranno aggiornamenti, saranno comunicati attraverso il sito internet e la pagina facebook dell’APPE.



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