Alcol ai minori: baristi multati
In breve
Sono stati intensificati in queste ultime settimane i controlli delle forze dell’ordine sulla somministrazione di prodotti alcolici ai minori di età e stanno fioccando le sanzioni. Spesso gli agenti agiscono in borghese all’interno dei locali tenendo d’occhio i ragazzi (e...
...Sono stati intensificati in queste ultime settimane i controlli delle forze dell’ordine sulla somministrazione di prodotti alcolici ai minori di età e stanno fioccando le sanzioni.
Spesso gli agenti agiscono in borghese all’interno dei locali tenendo d’occhio i ragazzi (e le ragazze) che hanno tutta l’aria di essere minorenni. Al momento della consegna dell’alcolico al giovane gli chiedono il documento per verificarne l’età e, se risulta minore, per l’esercente scatta la pesante sanzione (333 euro per ogni minorenne “pizzicato” con l’alcolico).
Inoltre, se il giovane ha meno di 16 anni scatta per l’esercente la denuncia penale, alla quale può essere aggiunta la “sanzione accessoria” della chiusura temporanea dell’esercizio (fino a 3 mesi).
Agli esercenti pubblici esercizi si ricorda che la richiesta del documento d’identità è legittima, anzi la impone la legge. Va sottolineato che in caso di rifiuto ad esibire il documento, l’esercente deve negare la consumazione alcolica, senza preoccuparsi del Testo unico di Pubblica Sicurezza che prevede per l’esercente l’obbligo di servire le consumazioni in ogni caso quando il cliente ne corrisponde il prezzo. Il rifiuto di servire alcolici ai minori è giustificato motivo previsto dalla legge, quindi la negazione è legittima.
Ascoltando diversi esercenti, emerge che spesso è difficile stabilire l’età in quanto con lo sviluppo precoce, il trucco (le ragazze) e il modo di vestire, i giovani fanno apparire età diverse da quelle reali: per evitare sanzioni (e articoli sui giornali), occorre chiedere la carta di identità, sia da parte del titolare che dai suoi dipendenti, baristi e/o camerieri.
Occorre poi stare attenti alla strategia adottata da alcuni gruppetti: “mandano avanti” a ordinare uno o due maggiorenni, che poi riforniscono i compagni minorenni. In questo caso, se c’è una comitiva di ragazzi, è bene chiedere a tutti il documento e verificare di aver servito bevande alcoliche solo ai maggiorenni.
Nulla valgono, ovviamente, autorizzazioni (verbali o addirittura scritte) rilasciate dai genitori dei ragazzi: la legge non può essere derogata in alcun caso.
Si ricorda infine che vi sono degli appositi cartelli che vanno esposti nell’esercizio: si possono richiedere gratuitamente alla Segreteria APPE (tel.0497817222) assieme ad eventuali ulteriori informazioni.